Domanda:
Come ti poni nei confronti di una persona handicappata?Ne hai avuti mai vicino?
2007-06-02 16:38:17 UTC
Come ti poni nei confronti di una persona handicappata?Ne hai avuti mai vicino?
Dieci risposte:
Donatella B
2007-06-03 03:13:16 UTC
Ci sono diversi tipi di handicap, da quello mentale a quello motorio, a quello sensoriale (sordità e cecità)

Come insegnante mi sono trovata spesso a lavorare con bambini portatori di handicap ma anche nella mia vita privata il destino non ha per niente scherzato: padre con sclerosi multipla, marito con malattia simile e nuora con problemi di sordocecità.

La domanda che poni quindi ho dovuto affrontarla numerose volte e non sempre le risposte sono facili.

L'amore ovviamente sta alla base ma occorre anche usare molto il cervello per scoprire il modo migliore per rapportarsi.

Non bisogna lasciarsi trasportare dalla compassione, non bisogna essere iperprotettivi ma bisogna considerare elemento primario il raggiungimento dell'autonomia perchè è anche un elemento importantissimo per l'autostima.

Per spiegarmi meglio ti racconto un episodio. In ospedale, accanto a mio marito, c'era un altro signore con paresi.

Un giorno stava cercando disperatamente di sistemarsi il cuscino ma le sue mani non rispondevano ai suoi comandi.

Mi sono precipitata per aiutarlo ma mi ha fermato gridandomi risentito...ce la devo fare da solo.

Ecco, allora ho imparato che l'aiuto più prezioso che posso dare ad una persona disabile è ascoltarla, stargli vicino, sostenerla ma anche scuoterla, stimolarla, spingerla verso una relativa autonomia.
2007-06-04 06:26:36 UTC
si ne ho tanti vicino,

il mio modo per stargli vicino è insegnargli il judo, ho almeno provarci!!! :-)))

sono delle persone, delle anime, delle VITE! anche se non si può mettere la loro natura e i loro limiti in secondo piano, non significa che non si possono considerare persone!!

la mia idea è che:

e vero che non sono come gli altri, e vero che non possono fare e comprendere molte cose, non ammettere questo sarebbe ipocrisia,

ma loro non sono dei "problemi", ma delle "PERSONE con dei problemi", a cui voglio bene, pur senza ignorare che dovrò stare molto attento con loro.



ammetto che l'amicizia che mi lega a loro è diversa di quella che mi lega a persone con disabilita diverse(io sono a mia volta disabile), o a persone cosiddette normodotate, ma non è una diversità negativa, si tratta di un'amicizia che dive prevedere un attenzione, una comprensione ed un concetto di fiducia e di feedback diverso dal "normale".



spero di essermi spiegato!! :-)))



ciao!
frapancy88
2007-06-03 17:14:14 UTC
Subito me lo sono chiesta anche io: come comportarmi? Due anni fa per un anno ho fatto volontariato insegnando nuoto a una squadra di 5 ragazzi handicappati...e ho davvero capito perchè si dice anche che sono "disabili" ovvero non "non abili" ma "diversamente abili": loro, è vero, magari non ragionano con il cervello, ma con il cuore, ed è quello che noi tutti dovremmo imparare a fare....è un po' come se fossero eterni bambini: nn autosufficienti, ma anche spontanei, ti abbracciano senza un motivo preciso...non siamo solo noi a dover aiutare loro, ma loro che devono aiutarci a ritrovare un po' di semplicità....e se si è un minimo aperti, ti travolgono con il loro entusiasmo, con la loro gioia di vivere, nonostante abbiano dei problemi a volte gravi!E' un'esperienza che mi ha profondamente segnato....ho imparato moltissimo....
2007-06-03 14:27:46 UTC
mi relaziono con lei nella stessa maniera con la quale mi relaziono normalmente.

Ho una zia poliomelitica, ho vissuto una profonda esperienza come volontario in una casa famiglia per persone disabili, in un centro professionale. I primi tempi mi è stato davvero insegnato molto, la prima cosa il rispetto e l'amore per il prossimo.

ciao e buona vita
2007-06-03 00:16:45 UTC
credo che la vera conquista per un invalido sia essere trattato allo stesso modo degli altri....senza false compassioni ...... credo che loro lo preferiscano
sally
2007-06-02 23:50:48 UTC
io ho fatto volontariato x tre anni con una bambina affetta da handicap e devo dire che abbiamo molto da imparare da loro...
s_t_r_u_z_z_o
2007-06-02 23:56:08 UTC
inizialmente ero ultradisponibile e le consideravo "strane" non sapevo se incrociare lo sguardo e cose varie...

ora che ho un mio compagno di corso portatore di handicap, dopo un anno ci sfottiamo, si parla tranquilli si litiga e si cazzeggia
?
2007-06-02 23:46:38 UTC
la sorella di un mio grande amico è ritardata, bè posso dirti che è molto più dolce e sensibile di tante altre persone che conosco, mi comporto normalmente con lei, cerco di coinvolgerla in qualcosa che le piace fare, per esempio portandola a fare un giro al mercatino vicino casa

ciao
twitty
2007-06-02 23:46:11 UTC
io ho una zia ritardata..diciamo ke ..la voglio bene normalmente..anzi mi diverto piu con lei ke con gli alti..è troppo brava!
2007-06-02 23:44:32 UTC
mi pongo come se fossi me..

per me non esistono persone non abili, qualcosa la sappiamo sempre esprimere,

quindi la tratterò sempre come me.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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